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Il testosterone è l’ormone maschile per eccellenza: regola forza, massa muscolare, resistenza fisica, densità ossea e energia mentale.
Dopo i 35-40 anni, negli uomini si osserva un declino fisiologico di circa l’1-2 % all’anno del testosterone totale, con una riduzione più marcata della frazione libera (biodisponibile) [Harman et al., 2001, J Clin Endocrinol Metab].
Questo fenomeno, noto come andropausa o calo del testosterone legato all’età, non è una malattia, ma un processo naturale che può influire su benessere, vitalità e prestazioni sportive.
Con la diminuzione del testosterone — soprattutto di quello libero — possono comparire sintomi come:
riduzione di massa e forza muscolare
maggiore difficoltà di recupero dopo l’allenamento
calo della resistenza e del VO₂max
aumento del grasso addominale
stanchezza cronica e perdita di motivazione
Molti di questi sintomi sono aspecifici, quindi è sempre utile verificarli con esami ormonali e consulenza medica [Wu et al., 2010, N Engl J Med].
Negli sportivi over 40, il declino ormonale può manifestarsi con:
recupero più lento
minore elasticità muscolare e tendinea
riduzione della forza esplosiva
calo della resistenza
Chi però continua ad allenarsi e mantiene un buono stile di vita può conservare performance eccellenti rispetto ai coetanei sedentari.
Allenamento combinato (pesi + cardio)
L’allenamento con i pesi stimola la produzione ormonale e aiuta a mantenere la massa magra; il cardio migliora la funzione cardiovascolare e la sensibilità insulinica.
Sonno di qualità
Dormire 7-8 ore a notte favorisce la secrezione di testosterone e la rigenerazione muscolare. La privazione di sonno riduce significativamente i livelli ormonali [Leproult & Van Cauter, 2011, JAMA].
Gestione dello stress
Cortisolo elevato e stress cronico possono inibire la secrezione di testosterone. Tecniche di rilassamento, respirazione e mindfulness aiutano a mantenerlo stabile.
Peso corporeo nella norma
Il grasso addominale favorisce la conversione del testosterone in estrogeni (aromatizzazione). Mantenere una buona composizione corporea è quindi essenziale.
Dieta equilibrata e ricca di nutrienti chiave
Grassi sani (olio d’oliva, frutta secca, uova), proteine di qualità e micronutrienti essenziali (zinco, magnesio, vitamina D) sono fondamentali per una buona funzione endocrina [Pilz et al., 2011, Horm Metab Res].
Le informazioni seguenti hanno scopo divulgativo e non sostituiscono il parere medico. Gli integratori non sono terapie ormonali e devono essere usati con consapevolezza.
Tra gli integratori più utili per sostenere il benessere ormonale e fisico negli uomini over 40, troviamo innanzitutto vitamina D, zinco e magnesio.
Questi micronutrienti, se carenti, possono compromettere la produzione endogena di testosterone e il metabolismo energetico. Numerosi studi (ad esempio Pilz et al., 2011) mostrano che la correzione di tali carenze può contribuire al mantenimento di livelli ormonali fisiologici.
I BCAA (aminoacidi ramificati) rappresentano un valido supporto per gli sportivi: aiutano il recupero muscolare e migliorano il rapporto testosterone/cortisolo, favorendo la resistenza alla fatica durante allenamenti intensi.
L’arginina è un precursore dell’ossido nitrico (NO), molecola che favorisce la vasodilatazione e il flusso sanguigno muscolare. Pur non esistendo prove forti di un suo effetto diretto sull’aumento del testosterone, può supportare la performance e il benessere generale grazie al miglioramento della circolazione e dell’efficienza muscolare [Bescós et al., 2012, Nutr Res Rev].
Un ruolo interessante è quello della creatina, uno degli integratori più studiati al mondo.
Essa incrementa la disponibilità di energia (ATP) nei muscoli, potenziando forza e recupero. Alcune ricerche hanno osservato un possibile effetto indiretto sulla conversione del testosterone in diidrotestosterone (DHT) [van Der Merwe et al., 2009, Clin J Sport Med], anche se la maggior parte degli studi conferma che la creatina migliora le prestazioni senza alterare significativamente i livelli ormonali [Forbes et al., 2021, J Int Soc Sports Nutr].
Infine, la taurina è un aminoacido con proprietà antiossidanti e di supporto al sistema nervoso. Non influisce direttamente sui livelli di testosterone, ma può favorire la vitalità e la resistenza allo stress ossidativo e fisico [Zhang et al., 2004, Amino Acids].
Conclusione
Il calo del testosterone dopo i 40 anni è un evento naturale, ma non inevitabilmente limitante.
Allenamento regolare, sonno adeguato, gestione dello stress, alimentazione equilibrata e integrazione consapevole (vitamina D, zinco, magnesio, BCAA, arginina, creatina, taurina) aiutano a mantenere forza, energia e vitalità nel tempo.
Harman S.M. et al. (2001). Longitudinal effects of aging on serum total and free testosterone levels in healthy men.J Clin Endocrinol Metab.
Wu F.C. et al. (2010). Identification of late-onset hypogonadism in middle-aged and elderly men. N Engl J Med.
Leproult R., Van Cauter E. (2011). Effect of sleep loss on testosterone levels in men. JAMA.
Pilz S. et al. (2011). Effect of vitamin D supplementation on testosterone levels in men. Horm Metab Res.
Forbes S.C. et al. (2021). Effects of creatine supplementation on performance and hormones. J Int Soc Sports Nutr.
van Der Merwe J. et al. (2009). Creatine supplementation and hormonal response in rugby players. Clin J Sport Med.
Bescós R. et al. (2012). Effects of L-arginine supplementation on exercise metabolism. Nutr Res Rev.
Zhang M. et al. (2004). Protective role of taurine against oxidative stress in human cells. Amino Acids.
Negro M. et al. (2008). Branched-chain amino acid supplementation and hormonal adaptations. J Nutr Sci Vitaminol.