Un sistema immunitario rafforzato è importante per proteggersi. Come possiamo curare le nostre difese immunitarie, in particolare quando sono più deboli?
Le strategie che il nostro organismo ha a disposizione per riuscire a difendersi da tutti gli agenti esterni o interni che mettono in crisi il suo equilibrio sono molteplici. Conoscerle ci aiuta a poterle migliorare, ad implementarle quando necessario, a sostenerle nel modo migliore rispetto ai nostri punti deboli. Proprio questi punti deboli si dimostrano diversi e variegati, differenti in ogni frangente dell’anno ma anche nei vari periodi della vita oltre a variabili presenti da individuo a individuo.
Potremmo individuare e spiegare le difese dell’organismo come i livelli di sicurezza di un castello ben fortificato.
Esistono difese fisiche, difese cioè che si dispongono in modo meccanico tra noi e gli agenti avversi. Come le mura di cinta o il fossato pieno d’acqua nelle fortificazioni, le difese meccaniche sono la nostra pelle, i nostri tessuti, le nostre mucose; mantenerle integre ed in salute sempre, ci permette di creare uno schermo tra noi e microrganismi aggressivi o gli eventi dannosi. Pensiamo ad esempio a ciò che accade nella bocca con afte o herpes; sono questi eventi ricorrenti, scaturiti da un iniziale manifestazione più o meno legata a virus, traumi o altro, che si ripresentano quando il livello di sicurezza della mucosa della bocca si abbassa e permette alle piccole ulcere di riproporsi. Questo abbassamento delle difese immunitarie locali può manifestarsi ad esempio in momenti di particolare stress fisico o psico-fisico, nel quale si accumulano grandi quantità di radicali liberi, il pH della bocca cambia, il muco non riesce più a schermare abbastanza e parte il quadro infiammatorio. Curare il proprio stato di sovraccarico, preoccuparsi di riposare abbastanza, introdurre frutta e verdura, idratarsi bene così come integrare vitamine particolarmente coinvolte in meccanismi di difesa come, ad esempio, la vitamina C e D, può rivelarsi di grande aiuto soprattutto permettendo una diminuzione degli episodi ricorrenti sia in numero che in intensità. Tali accorgimenti per rafforzare il sistema immunitario debole andrebbero presi durante tutto l’anno non solo nei confronti di eventi che conosciamo ed abbiamo già sperimentato ma anche in maniera preventiva assoluta.Queste difese meccaniche ci difendono poi anche da condizioni climatiche avverse, cambi repentini di temperatura, radiazioni solari, e tutto quanto non prettamente legato ad organismi virali o batterici, che possa mettere in crisi il nostro equilibrio fisiologico.
Un secondo livello di difesa è rappresentato dalle cellule del sistema immunitario, soldati disposti in ogni parte del nostro fortino, in grado di attaccare, in una sorta di scontro “uno contro uno”, tutti le cellule o gli organismi viventi patogeni che ci aggrediscano, in maniera più o meno specifica in base al grado di specializzazione del difensore. Il numero e la qualità di queste cellule a disposizione delle nostre difese dipendono da molteplici fattori, spesso anche genetici, alcuni dei quali molto legati all’alimentazione ed allo stile di vita condotto. Un buon contributo proteico nella dieta, ad esempio, attraverso il latte materno nell’infanzia o il latte vaccino, così come anche l’utilizzo di integratori specifici per aumentare le difese del sistema immunitario, possono migliorare l’apporto di Lattoferrina, una glicoproteina con scopi specifici in questo senso.
L’ultimo livello di schermo, il più raffinato e preciso, è quello che viene sviluppato attraverso gli anticorpi, i nostri cecchini, molecole prodotte da cellule del sistema immunitario, i linfociti B, che riconoscono in maniera estremamente precisa e selettiva il patogeno. Questo genere di immunità, definita “umorale”, è fortemente stimolata dallo stile di vita, dagli stimoli esterni e dalle precedenti occasioni di contatto con i patogeni che il nostro organismo ha avuto durante la sua crescita.
Tutti questi livelli di sicurezza sono fortemente condizionati, in negativo, da pratiche alimentari e condizioni di salute non ottimali che generano un ambiente favorevole all’attacco. In particolare, alcune condizioni di sovrappeso, di malnutrizione, di dislipidemia, sono generatrici di livelli infiammatori generali particolarmente elevati, che incidono sulle barriere, sia nel breve periodo che nel lungo. Non è infrequente, infatti, assistere a continue e ripetute ricadute influenzali, reinfezioni alle vie respiratorie o intestinali, fino anche ad elevata sensibilità cutanea, nelle persone che fanno uno smodato uso di grassi saturi o trans, di zuccheri raffinati, senza il giusto apporto tra le tante cose di fibra, di fermenti lattici vari e di vitamine.
Ma come mai ci si ricorda delle difese dell’organismo solo in questo periodo dell’anno? Come abbiamo visto, proprio per il fatto che si parla più generalmente di difese verso attacchi di natura variegata e diversificata, andrebbe svolta un’attività di prevenzione durante tutto l’anno e non solo in questa fase nella quale la paura aumenta soprattutto per l’arrivo della stagione fredda. In questa stagione, infatti, gli sbalzi termici tra interno ed esterno del nostro organismo sono più frequenti così come molto maggiore è l’incidenza di virus influenzali stagionali che, in questa fase dell’anno, circolano con maggior pericolo anche grazie a condizioni ambientali e di contagio favorevoli.
Ultima ma non ultima è la possibilità di continuare a muoversi. Non smettere di svolgere attività fisica se vuoi davvero fornire il massimo del supporto al tuo sistema di difesa, dopo averlo nutrito a dovere come abbiamo già spiegato. L’attività fisica, anche intensa, svolta con il giusto equilibrio senza sfociare in eccessi debilitanti, svolge un’azione stimolante su tutti i livelli di difesa descritti in precedenza.