Il punto più importante è proprio quello di creare dei cambiamenti che diventino abitudini durature e non mutamenti drastici dei nostri standard per poi tornare alla situazione iniziale dopo qualche giorno o settimana.
Diciamoci la verità, le feste di Natale sono un periodo dell’anno in cui è davvero complicato tenere a bada le porzioni, i quantitativi di zuccheri, le calorie, la qualità degli alimenti e quant’altro.
E’ altrettanto vero che, arrivati al capolinea dei dodici mesi annuali, molte persone si impegnano attivamente nel tracciare la linea degli obiettivi del nuovo anno. Spesso i due momenti si incrociano pericolosamente, generando una crescente voglia di ripresa e di ricostruzione dopo grandi abbuffate, molte volte portata a livelli importanti con eccessiva quantità di esercizio estenuante e magici beveroni detox o diete dello zenzero pronte a fallire nel giro di 4-5 giorni.
Calma. Affrontiamo il momento con tranquillità ma anche fermezza e decisione, prendendoci il giusto tempo per organizzare una strategia che ci porti ad un risultato, sviluppata senza farsi trasportare dalle emozioni. Gli obiettivi dovranno essere sfidanti sì ma anche raggiungibili, facili da monitorare e misurare, che riescano a coinvolgerci positivamente dall’inizio alla fine del processo e che, fondamentale, riescano a perdurare nel tempo.
Il punto più importante è proprio quello di creare dei cambiamenti che diventino abitudini durature e non mutamenti drastici dei nostri standard per poi tornare alla situazione iniziale dopo qualche giorno o settimana.
Parlando ad esempio di perdita di peso e di grasso, le ultime ricerche scientifiche sono ormai concordi nell’inquadrare un deficit calorico tra le 300 e le 500kcal giornaliere per far sì che si ottenga un risultato tangibile e soprattutto sostenibile nel medio-lungo periodo. In questa fase potremmo provare a spostarci verso il margine superiore di questa forbice, cercando di tagliare 500kcal al giorno con l'obiettivo di tornare presto in linea. Se dovessimo accorgerci che tale taglio non è per noi fattibile in termini di sostenibilità allora il passo successivo sarebbe quello di alternare giorni con tagli maggiori a giorni con tagli calorici minori così da non generare eccessivi squilibri energetici. Potremmo addirittura essere più precisi nella distribuzione del deficit da portare avanti, inserendo le giornate di deficit maggiore quando non ci alleniamo o manteniamo un livello minimo di attività fisica e lasciando le giornate con dispendio più alto dovuto agli sforzi, con un introito calorico dalla dieta non eccessivamente ridotto.
Non eliminare a prescindere tutte le cose che hai apprezzato in queste festività. Il pandoro avanzato nella credenza, ad esempio, può comunque rimanere a far parte della tua alimentazione quotidiana diventando magari parte della colazione: una mezza fetta accompagnata da un buon vasetto di yogurt greco ed un frutto farebbero partire bene la giornata in maniera bilanciata e con un apporto calorico non eccessivo. A quel punto poi il resto dei pasti potrebbero mantenere uno schema più salutistico avendo tu già approfittato della coccola mattutina.
Per ottenere poi dei miglioramenti anche visibili basterà ridurre l’apporto di carboidrati rispetto al tuo standard anche solo per alcuni dei tuoi pasti durante il giorno. Devi sapere infatti che molto del peso in eccesso che acquistiamo in breve tempo è dovuto alle quantità di acqua che tratteniamo nell’organismo, spesso dovuta a pietanze più saporite o spesso legata alle molecole di carboidrati, notoriamente più affini all’acqua rispetto agli altri macronutrienti.
E per l’attività fisica? Lo sportivo praticante, amatoriale o professionista, non deve certamente trovare motivazioni supplementari per svolgere il proprio workout. Semmai potrebbe trovare molto utile inserire nella propria routine quotidiana delle piccole sessioni di 5-10 minuti di lavoro a corpo libero per aumentare il dispendio energetico e migliorare l’efficienza muscolare. Sarebbe ottimale poi inserire, se non già presente, anche del lavoro con sovraccarico, anche e soprattutto nella donna, senza temere la crescita muscolare ma con lo scopo di migliorare l’efficienza metabolica del nostro organismo.
E poi camminare. Sì, capite bene, camminare. Aumentare, anche se di poco, il numero di passi svolti durante il giorno per far si che il dispendio calorico cresca seppure di poche kcal. La semplicità e la potenza di un cambiamento così banale ripagheranno con gli interessi soprattutto sul lungo periodo.
Farsi aiutare si può. Se dovessimo trovare difficoltà nell’avvio di questa macchina del cambiamento, possiamo certamente usufruire di prodotti molto validi per la perdita di peso, a patto che non diventino il presupposto fondamentale senza il quale non siamo in grado di fare nulla. Prodotti bruciagrassi hanno senza dubbio la loro validità scientifica e ci supportano materialmente e psicologicamente nell’affrontare, in parte, il nostro cambiamento. Questo genere di integratori ci possono essere utili per aumentare ancora un po' il numero di calorie bruciate o limitare quello delle calorie introdotte con i pasti, ed essere la spinta emotiva definitiva alla riduzione dell’adipe. Senza abusarne e per periodi di tempo ciclici, al termine dei quali dovremmo comunque essere in grado di camminare sulle nostre gambe e mantenere i progressi ottenuti, con semplicità e facilità ed in completa autonomia.