La vitamina C è uno dei micronutrienti più importanti che esistano, fondamentale per bambini, adulti ed anziani, per sedentari e, ancora di più, per le persone attive e per gli sportivi. Scopriamo perché è così importante, come assumerla con la dieta ed integrarla con il giusto prodotto.
Senza rischiare di commettere qualche torto nei confronti di altre vitamine o micronutrienti, possiamo definire la vitamina C come uno dei microelementi più facili da trovare dentro e fuori le cellule di tutto il nostro organismo, una delle vitamine più attive nei processi biochimici di formazione di nuove molecole e, soprattutto, nelle reazioni di neutralizzazione di radicali liberi. Ma questi radicali liberi sono davvero così importanti o si tratta solo del solito espediente di marketing nato per far vendere questo o quel prodotto salutistico?
I radicali liberi sono la fonte del nostro invecchiamento, l’elemento fondamentale di tantissimi quadri infiammatori e patologici, origine di inestetismi e danni profondi, molecole che, se non neutralizzate, possono generare modifiche rilevanti nella fisiologia cellulare e di organo, soprattutto sul medio-lungo periodo.
Il danno provocato da una elevata produzione di radicali liberi non è immediato, forse, ma sicuramente si fa sentire anche con effetti gravi. Mangiare in maniera salutare, diminuire fattori di rischio come inquinamento, fumo di sigaretta, cibi spazzatura, effettuare attività fisica regolare, dedicarsi le giuste ore di sonno e riposo, sono tutte pratiche ottime per mantenere sotto controllo la produzione eccessiva di queste molecole reattive. Già perché se da un lato una loro fisiologica produzione rientra nella normalità della vita e della senescenza di ogni cellula, una produzione eccessiva può provocare danni seri alla salute.
Lo sportivo assiduo conosce bene questi danni e, talvolta, li sperimenta da vicino con periodi di sovraccarico, infezioni e/o ricadute influenzali frequenti.
Sostenersi attraverso la vitamina C è facile e molto vantaggioso. Attraverso di essa proteggiamo la nostra circolazione, le nostre articolazioni, la salute delle vie urinarie, la pelle, la vista e molto altro!
Solo per citare alcune sue implicazioni importanti, specie nello sportivo di qualsiasi genere e specialità, la vitamina C è uno dei cofattori fondamentali nella biosintesi endogena del collagene. In particolare la reazione che veicola la vitamina C è quella di “idrossilazione”, essenziale per la costituzione del collagene sia sottocutaneo che, soprattutto, articolare, proteggendo la salute di caviglie, ginocchia e similari, insieme ad altri macro e micronutrienti importanti.
Al livello delle vie urinarie, per citare solo qualche altro aspetto non di poco conto soprattutto per la salute al femminile, la vitamina C contribuisce al mantenimento della salute tissutale non solo attraverso l’attività antiossidante ma anche grazie alla capacità di mantenere un ambiente acido negli organi interessati, ambiente ostile a molti microrganismi causa di infezioni anche ricorrenti e fastidiose localizzate in queste zone del corpo.
Più in generale questo micronutrienti così speciale agisce bene come barriera, protegge da concentrazioni di specie reattive dell’ossigeno che in molti casi sono la causa di fenomeni anche molto fastidiosi. Pensate alle classiche afte boccali, piccole ulcere della mucosa orale che si formano quando aumenta il livello di stress generale e che le nostre difese locali non riescono a contrastare. In questi casi si è dimostrata efficace un’integrazione costante di vitamina C anche a dosaggi superiori ad un grammo/giorno.
Una buona integrazione di vitamina C, anche grazie all’assunzione con la dieta di cibi ricchi come kiwi, arance, limoni e frutta rossa, dovrebbe prevedere l’introito di almeno 80mg al giorno nell'adulto secondo linee guida del ministero della salute. Tale cifra viene però largamente sfruttata dai nostri sistemi specie se sottoposti a sovraccarico da attività intensa, portando le necessità di integrazione a dosaggi di almeno 500mg/die nell'adulto, anche per periodi molto prolungati e senza interruzioni di sorta.
Uno o più grammi al giorno potrebbero essere consigliabili soprattutto in fasi dell’anno particolarmente rischiose per il nostro sistema di difesa o per sportivi molto assidui e ad alto rischio di reinfezioni o ricadute.
Non disdegnare l’utilizzo della vitamina C anche nella fase acuta di sintomi stagionali, a supporto delle più classiche terapie dermatologiche sintomatiche, ci potrà sicuramente aiutare a diminuire i giorni di malattia o ad uscire con meno pesantezza dalla fase peggiore.
Il sovradosaggio poi è difficile da raggiungere poiché come vitamina idrosolubile è facilmente eliminabile dalle urine. Possiamo affermare quindi che la vitamina C non ha controindicazioni degne di nota. Se mai ce ne fosse bisogno, soprattutto per gli individui che soffrono di cattiva digestione o operatività di stomaco, il miglior consiglio è quello di assumere vitamina C ai pasti e preferire una somministrazione diurna invece che serale.