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Lo sapevi...
In precedenza abbiamo visto che c'è un equilibrio all'interno del nostro corpo tra energia spesa ed energia immagazzinata: oggi vogliamo vedere cosa regola il mantenimento del peso corporeo.
Come abbiamo capito, per mantenere il sistema in equilibrio esistono dei meccanismi che regolano il comportamento alimentare che si basano sulla quantità delle riserve energetiche e sulla velocità di ricostituzione.
Generalmente, infatti, il peso corporeo resta stabile. Se un animale ad esempio viene sottoposto ad alimentazione forzata, il suo peso aumenterà, ma non appena l'animale tornerà a regolare da sé l'assunzione di cibo, il peso in eccesso sarà perso.
In modo simile, la perdita di peso durante un periodo di sottoalimentazione viene compensata rapidamente quando il cibo è di nuovo disponibile.
L'associazione del grasso al comportamento alimentare suggerisce l'esistenza di una forma di comunicazione dal tessuto adiposo al cervello. L'idea che il cervello tenga sotto controllo la quantità di grasso corporeo e agisca per "difendere" dalle perturbazioni le riserve energetiche è stata proposta per la prima volta da Gordon Kennedy e prende il nome di ipotesi lipostatica.
In seguito ad alcune ricerce si è scoperto, nel 1994, l'ormone leptina, che viene rilasciato dagli adipociti (cellule grasse) e regola la massa corporea direttamente sui neuroni dell'ipotalamo. Si è riscontrato come questa proteina in alcuni studi scientificia ha eliminato il problema dell'obesità e il disturbo alimentare nei topi*.
L'alimentazione perciò viene stimolata quando alcuni neuroni nell'ipotalamo rilevano una caduta nei liveli di un ormone rilasciato dalle cellule grasse. Queste cellule ipotalamiche sono concentrate nella regione periventricolare; i neuroni che stimolano il comportamento alimentare si trovano nell'ipotalamo laterale.
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*da: "Neuroscienze. Esplorando il cervello".
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