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Lo sapevi?
Negli ultimi anni è cresciuto enormemente il consumo di integratori alimentari ed integratori energetici in tutti i paesi industrializzati, compresa l’Italia.
Molto spesso il consumatore, in particolare se si decide per la prima volta ad acquistare un prodotto, ha necessità di fare una scelta, che con un’offerta così ampia, diventa difficile.
La domanda è sempre la stessa: i migliori integratori quali sono e come scegliere?
E’ difficile dare una risposta univoca, perché ci sono diversi fattori da considerare ed in primis è importante capire le esigenze del singolo individuo.
Quello che vogliamo proporre in questo articolo sono alcune linee guida che possano orientare il consumatore nella scelta in maniera autonoma.
Vediamole assieme:
1) verifica in etichetta che l’integratore sia autorizzato dal Ministero della Salute: può sembrare una banalità ma ancora oggi si trovano integratori in commercio di dubbia provenienza, privi dell’autorizzazione richiesta, che dovrebbe essere rilasciata sotto forma del silenzio/assenso entro 3 mesi dall’immissione in commercio. Perché è importante? Perché in questo modo si ha una garanzia degli standard di sicurezza sia nel produrre il prodotto che ci accingiamo ad acquistare, sia negli ingredienti utilizzati, che devono essere tutti autorizzati nella Comunità Europea.
2) controlla chi produce l’integratore che vuoi acquistare: sempre nell’etichetta, il nostro vademecum per analizzare un prodotto, guarda chi lo produce. Troverai il nome e la sede dell’operatore responsabile dell’immissione in commercio, che, se italiano, deve essere registrato presso la ULSS territorialmente competente. Chi oltre a commercializzare il prodotto lo produce, deve avere un’autorizzazione speciale rilasciata dal Ministero della Salute.
3) leggi sempre la tabella nutrizionale e gli ingredienti: ricorda di non farti ingannare da nomi, slogan e frasi utilizzati per attirare la tua attenzione e studiati per farti acquistare il prodotto. Il nome altisonante non equivale ad un prodotto più efficace. La vera efficacia di un integratore è data dalla sua composizione e dagli ingredienti, che trovi scritti sempre in etichetta sia alla voce “Ingredienti”, sia nella “Tabella Nutrizionale”. Gli ingredienti devono essere elencati secondo un ordine quantitativo decrescente. Nella pubblicità spesso è messo in evidenza un ingrediente che nell’elenco compare tra gli ultimi per cui conviene fare attenzione agli ingredienti che vengono prima, non pubblicizzati, che nel prodotto sono presenti in quantità maggiore.
4) cosa sono i claim: sono le frasi che vengono utilizzate per descrivere proprietà ed effetti fisiologici di un prodotto. I claim possono essere usati in modo distorto con lo scopo di attirare l’attenzione del consumatore, a volte anche in maniera ingannevole (p.e. 100% Proteine: induce a pensare che il prodotto contenga solo proteine, quando magari queste hanno una concentrazione pari ad appena il 70-80% mentre il restante 20-30% è costituito da carboidrati e fibre). In Europa i claim sulla salute devono essere autorizzati dalla Commissione Europea che ne conferma la veridicità in base ad una serie di studi scientifici verificati e approvati.
5) non sempre la quantità maggiore è la più efficace: nella scelta di un integratore, spesso si pensa che più è alta la quantità del principio attivo, maggiore è l’efficacia. Non è così! In primo luogo bisogna attenersi alle indicazioni riguardanti le modalità d’uso. Poi bisogna considerare che il nostro organismo può metabolizzare quantità limitate di nutrienti, corrispondenti normalmente a 0,3-3 volte i valori nutrizionali di riferimento (30-300% VNR). Il resto viene eliminato attraverso le feci o le urine con un lavoro non indifferente per reni e fegato e conseguente spreco di denaro. Per esempio l’integrazione con dosi massime di vitamine, che nulla hanno a che fare con il fabbisogno giornaliero di riferimento (VNR), può portare solo ad una loro massiccia eliminazione e non ad una maggiore efficacia, anche perché le vitamine intervengono insieme in molte reazioni fisiologiche in rapporti ben definiti, dove la vitamina in quantità relativamente minore limita la quantità utilizzabile delle altre.
6) la purezza del prodotto: Più è alta, più è elevata la qualità dell’integratore stesso. Questo vale ad esempio per le proteine, per le quali nel mercato le percentuali possono essere molto diverse, ma anche ad esempio per gli aminoacidi. Dalla colonna del contenuto percentuale nella tabella nutrizionale possiamo stabilire facilmente la purezza del prodotto. Un altro indice utile è l’assenza di additivi artificiali o di grassi idrogenati e conservanti.
7) il prezzo non deve essere il primo fattore discriminante: facciamo attenzione a non basare la nostra scelta esclusivamente sul fattore prezzo. Certo è importante risparmiare, ma ricordiamoci sempre che questi sono prodotti che andiamo ad ingerire e che perciò possono avere degli effetti sulla nostra salute. Il prezzo più basso spesso va di pari passo ad una qualità inferiore che può dipendere dalla scelta delle materie prime o dalla purezza del prodotto stesso. L’avvertenza che alimenti come l’olio extravergine o il vino con il prezzo più basso corrispondono a prodotti di qualità più scadente può essere estesa anche agli integratori.
8) una ulteriore garanzia: non sono obbligatori, ma esistono degli enti che certificano un’azienda e i suoi prodotti. Questi enti sicuramente equivalgono ad un’ulteriore garanzia (p.e. ISO 22000 etc.).
Questi sono alcuni consigli in base alla nostra esperienza sui quali ci basiamo nel formulare un prodotto, che non vogliono essere esaustivi ma che speriamo possano aiutare fornendo degli spunti di approfondimento.
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