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Lo sapevi?
Continuiamo la nostra rubrica del Giovedì andando a parlare oggi delle carenze o degli accessi di minerali* nella dieta alimentare.
I minerali considerati come nutrienti essenziali sono circa 12 e di questi solo alcuni sono particolarmente coinvolti nell'attività fisica: magnesio, ferro, zinco, rame e cromo.
Diamo uno sguardo ad alcuni di questi:
1) ferro: viene classificato come oligominerale, essendo presente in tracce nell'organismo. Viene assorbito nel primo tratto dell'intestino e solitamente le perdite di ferro sono ridotte, tranne nelle donne durante il ciclo mesturale. Essendo un componente funzionale dell'emoglobina ha un ruolo importante nei processi energetici durante l'attività fisica. Sembra che la carenza di ferro possa verificarsi in particolare per gli atleti che praticano sport di resistenza (p.e. corsa, ciclismo, triathlon) ed in questi casi si puo' verificare un'anemia da sport, che si manifesta con segni generici di astenia (mancanza di forza muscolare, spossatezza). La carenza di ferro negli atleti sembra sia dovuta principalmente ad un aumento delle perdite e/o ad un apporto alimentare inadeguato. Le perdite maggiori di ferro si hanno a livello gastrointestinale, in particolare per gli atleti che corrono una maratona dove vengono riscontrati nell'80% fenomeni di sanguinamento gastro-intestinale che sembrano essere legati ai traumi subiti dalle pareti intestinali durante la corsa a causa dell'impatto ripetuto e alla minor affluenza di sangue nell'intestino. Un'altra causa della carenza di ferro che sembra si verifichi in particolare nei podisti prende il nome di footstrike haemolysis ed è dovuta ad una possibilità maggiore di rottura in circolo dei globuli rossi (emolisi) causata dal continuo impatto della pianta del piede e dai conseguenti traumi che si possono verificare. Attenzione però, perchè un'eccessiva integrazione di ferro puo' provocare una condizione patologica nota come emocromatosi, che si caratterizza per una abbondante presenza di depositi di ferro che puo' portare a danni al fegato e al cuore.
2) calcio: è il minerale più abbondante nell'organismo e si trova principalmente nelle ossa. Ha un ruolo fondamentale nella contrazione muscolare, nella coagulazione del sangue e nella trasmissione nervosa. Stati di carenza lievi sono associati alla comparsa di crampi muscolari. Diete alimentari a basso contenuto di calcio, in particolare nelle donne in menopausa, predispongono all'osteoporosi e ad un conseguente aumento del rischio di fratture. L'attività fisica incide sul metabolismo del calcio e promuove la sua deposizione nella formazione del tessuto osseo in quanto la sollecitazione continua durante l'esercizio fisico stimola il rimodellamento osseo determinandone il ringiovamento del tessuto. E' noto come in caso di fratture e quindi di inattività, si ha una mobilizzazione del calcio dall'osso e quindi una sua demineralizzazione.
3) iodio: viene immagazzinato attraverso gli alimenti e utilizzato in prevalenza nella tiroide. E' presente soprattutto nei pesci marini e ora viene addizionato anche al comune sale da cucina. Il sintomo più tipico della carenza di iodio (rara) è l'ingrossamento della tiroide che si manifesta nel collo sottoforma del tipioco gozzo.
4) zinco: è presente in tutti i cibi a contenuto proteico per cui è raro che si verifichi una carenza alimentare. In caso di carenza si denota una difficoltà di cicatrizzazione delle ferite e un abbassamento delle difese immunitarie. Negli atleti, in particolare i vegetariani, l'eventuale carenza di zinco sembra possa influire sulla potenza e la resistenza del muscolo.
5) magnesio: svolge una funzione nel metabolismo energetico, nella conduzione nervosa e nella contrazione muscolare. I possibili sintomi che derivano da una carenza di magnesio, dovuti di solito a una dieta errata, sono debolezza muscolare, nausea, irritabilità e crampi.
*fonte: "Alimentazione per lo sport e la salute di Pierluigi BIagi, Antonio Di Giulio, Amelia Fiorilli, Antonello Lorenzini".
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