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Perruchon Laurent nasce ad Aosta l’11 maggio 1985 e vive i primi anni della sua vita tra St. Marcel e Cogne. Figlio di mamma veneta e papà valdostano Laurent si appassione presto alla neve che in quegli anni cade abbondante sul territorio nativo, mettendo per la prima volta gli sci ai piedi all’età di 2 anni e mezzo.
Successivamente i genitori lo iscrivono allo sci club Gran Paradiso per le prime gare di sci alpino, e poi quattordicenne allo sci club Pila. Le gare non lo appassionano abbastanza e decide di smettere con l’agonismo a 19 anni senza abbandonare il mondo dello sci. Nel 2004 infatti diventa maestro di sci alpino con il corso formativo Valle d’Aosta, praticando per due anni l’attività a pieno regime. Si specializza anche nella disciplina del telemark della quale è maestro tutt’oggi.
La fame di nuove esperienze non manca a questo giovane appassionato degli sport invernali e cosi negli anni successivi frequenta una serie di corsi che lo portano all’abilitazione per pisteurs securiste, direttore di pista, brevetto Aineva a tutti i livelli, giudice fisi alpinismo, allenatore 1 livello fisi scialpinismo. Durante questo percorso un’altra bella esperienza lo forma caratterialmente, vale a dire la presenza in squadra nazionale B di sci alpino come preparatore materiali (anno 2007) e successivamente per la stagione 2011/2012 tecnico nazionale italiana disabili.
Sulle orme del papà, sente la passione per la montagna diventare sempre più forte… e all’età di 11 anni sale sul Gran Paradiso, a 13 sul Monte Rosa e a 16 Monte Bianco. Piano piano il suo orientamento cambia un po', e si innamora dal lato più selvaggio e solitario della montagna. La trasformazione da sciatore ad alpinista è veloce.
Entra a far parte del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza in forza alla stazione di Entreves sei anni fa', diventando un qualificato soccorritore in montagna, tecnico di soccorso ed elisoccorso, cinofilo con il suo cane da valanga Upy.
Allenamenti quotidiani in montagna e salite sulle vette più importanti del massiccio del Monte Bianco sono il suo pane quotidiano per arrivare al top della preparazione per le sue spedizioni alpinistiche.
Nel 2012 nasce il progetto “seven summit” con la prima ascensione dell’Aconcagua 6962 mt.
Nel 2013 la traversata chamonix-zermat e spedizione con gli sci e pelli in Marocco al Toubkal.
Sempre nel 2013 altri due montagne importanti rispettivamente il Kilimanjaro 5895 mt. In Tanzania e il monte Elbrus 5642 mt. in Russia montagne che fanno parte del progetto seven summit.
Nel 2014 il cuore lo porta nella patria dell’alpinismo per eccellenza, in Nepal dove sale in solitaria l’ Island Peak (6189mt). La spediazione prevedeva la salita anche all’Ama Dablam, il Cervino del Nepal ma le precarie condizioni di salute del compagno di cordata hanno portato alla rinuncia del tentativo alla vetta. Questa spedizione a metà, questo conto aperto con la terra dell’alpinismo riaccende l’entusiasmo nell’alpinista a tornare con un progetto ancora più grande ed ambizioso…Ed è cosi che il 30 agosto Lollo parte destinazione Kathmandu per il suo primo 8000, Manaslu, 8163mt, raggiunto il 27 settembre alle ore 05.30.
Prossimo progetto il Dhaulagiri 8167m.
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