Quante volte hai sentito parlare di pesoforma e peso ideale? Di metodi più o meno scientifici per raggiungerlo in pochi giorni? Di diete e stili alimentari miracolosi?
Quante volte hai sentito parlare di pesoforma e peso ideale? Di metodi più o meno scientifici per raggiungerlo in pochi giorni? Di diete e stili alimentari miracolosi?
Oggi iniziamo, con questo articolo, una mini-rubrica sul tema che tanto appassiona migliaia di lettori, uno dei più trattati ma anche dei più fraintesi e controversi che a tratti monopolizza l’attualità. L’intenzione non sarà tanto quella di proporre uno stile alimentare o uno schema specifico, dando indicazioni precise da acquisire come verità incontrovertibili. Piuttosto una piccola guida critica per provare a smuovere qualche convinzione radicata, un insieme di consigli utili e pratici per navigare nel grande mare della nutrizione e provare a raggiungere il porto sicuro del proprio peso ideale.
Iniziamo subito con il porvi il primo dubbio: siete davvero sicuri di sapere con precisione quale sia il vostro peso ideale? Saperlo non è affatto così semplice come potrebbe sembrare. Le definizioni si perdono infatti nei dettagli di numeri e formule, negli aspetti specifici del soggetto e dell’attività quotidiana, lavorativa e sportiva svolta, fino ad arrivare alle convinzioni personali e a aspetti puramente psicologici dell’individuo.
Sgombriamo subito il campo da qualsiasi tipo di dubbio in merito: il peso ideale è quel valore di peso corporeo che, insieme ai valori di percentuali di massa magra e grassa, di acqua, misure delle circonferenze e di valori ematici, ci permette di vivere nel modo sano il più a lungo possibile, in equilibrio con la considerazione emotiva che si ha di sé e del proprio corpo nel tempo.
Il cosiddetto pesoforma è quindi un valore complesso, che non si risolve solamente con il numero nudo e crudo letto sul display della bilancia. D’altra parte, però, il peso è un valore semplice, immediato e sicuramente tra i più importanti che descrivono lo stato di salute generale dell’individuo, ed è anche per questi motivi, oltre al grande impatto mediatico e comunicativo, che non si può prescindere dal tenerlo in considerazione.
Se volessimo continuare a considerare il solo “valore-peso”, come riferimento potremmo prendere quello che mette in relazione il peso appunto con la nostra altezza, dandoci un briciolo di specificità in più tra soggetto e soggetto, ovvero il BMI calcolato con la formula (peso in kg/altezza in m2). L’obiettivo di rientrare nella fascia compresa tra i valori 18.5 e 24.9 potrebbe essere il primo e principale scopo di lavoro per un soggetto in sovrappeso o anche sottopeso. Uno step ulteriore, parlando soprattutto di soggetti in sovrappeso, considera, insieme alla valutazione del BMI, quella di alcune circonferenze corporee, prima su tutte quella del punto vita; in questo caso, a prescindere da valutazioni soggettive di immagine, valori inferiori a 90cm per le donne e 100cm per gli uomini, sono predittivi di una buona condizione di salute con riferimento al quantitativo di grasso viscerale, quello più pericoloso, che caratterizza il soggetto.
Se volessimo poi salire ulteriormente nella scala di accuratezza della valutazione fisica dal punto di vista nutrizionale e metabolico, dovremmo considerare valori come le percentuali di grasso, muscolo ed acqua nonché l’analisi dei principali valori ematici. Qui però il sostegno di specialisti di settore coadiuvati da attrezzature specifiche ed idonee rende l'approccio certamente molto più tecnico e dettagliato di quanto non sia opportuno fare qui.
Tutto quanto detto fino ad ora non deve spaventare bensì far crescere la propria consapevolezza e creare curiosità nella comprensione del proprio stato di salute, generando così dei punti di riferimento da cui partire nella ricerca del nostro miglioramento. È importante infatti conoscere il percorso da dover compiere, quali tappe intermedie e quale il punto di arrivo finale, per ottenere dei risultati tangibili e duraturi; quali obbiettivi è salutare e fattibile porsi, in che modo sia più opportuno raggiungerli e quanto tempo sia necessario per farlo, sono valutazioni importanti che rendono il processo reale e percorribilee non un insieme di speranze e aspirazioni nebulose che ci si aspetta di raggiungere chissà quando.
Escludiamo ancora una volta qualsiasi dubbio dal campo: raggiungere il peso forma ed il peso ideale è un processo che la maggior parte delle volte si presenta lungo ed impegnativo. I cambiamenti che genera sono in questo modo stabili nel tempo, raggiungibili e salutistici. Tutto ciò che pubblicizza vie diverse da questa andrebbe analizzato sotto la lente delle mode e del commercio.
Saresti in grado di dire quanto dovresti mangiare durante una giornata per non avere variazioni di peso? Puoi dire se le quantità che mangi per rimanere nello stesso range di peso sono “normali”, “troppo piccole” o “eccessive”? Di quanto cibo avresti bisogno realmente nelle 24 ore? E quanti e quali alimenti dovresti introdurre se volessi scendere di peso?
Ne parleremo ancora nel dettaglio, focalizzandoci su quali sono i punti fondamentali da considerare nel momento in cui si inizia un percorso di acquisizione del peso forma ideale, quanto e come incide l’attività lavorativa e sportiva quotidiana e perché risulta così importante, al pari quasi dei nutrienti introdotti.