Perdere i capelli o assistere ad una loro repentina perdita di vitalità, colore e struttura, non è soltanto un problema di natura estetica ma molto spesso anche una condizione che indebolisce alcuni aspetti psicologici dell’individuo. Durante i cambi di stagione bisogna prestare maggiore attenzione.
Arriva il cambio di stagione ed il nostro fisico si trova di fronte uno dei periodi dell’anno più delicati.
In effetti non esistono più le mezze stagioni, è proprio vero, e di colpo potremmo passare da mesi invernali, temperature rigide, scarse ore di luce, a situazioni completamente opposte con stress importanti dei nostri sistemi di regolazione interna. Già perché noi umani, come abbiamo avuto modo di sottolineare più volte, siamo molto sensibili ai cambiamenti che accadono intorno a noi e che molto spesso mettono in crisi il nostro personale equilibrio, con la necessità di darsi qualche giorno prima di ritrovarlo. Succede per il sonno notturno, per le sensazioni di forza e vitalità, per la pressione del sangue, fino ad alcune patologie specifiche dell’apparato gastrointestinale che in questo periodo vengono esacerbate, come ad esempio tutte le condizioni di reflusso e cattiva digestione.
Tra gli aspetti meno gravi e di minor impatto sulla salute dell’organismo, ma non certamente sul benessere generale della persona, c’è quello legato alla caduta dei capelli, che nei momenti di cambio stagionale torna prepotentemente alla ribalta.
Perdere i capelli o assistere ad una loro repentina perdita di vitalità, colore e struttura, non è soltanto un problema di natura estetica ma molto spesso anche una condizione che indebolisce alcuni aspetti psicologici dell’individuo e, inoltre, un segnale che sottintende carenze nutrizionali o fisiologiche ben più importanti.
Certamente la salute dei capelli dipende molto dallo stato ormonale dell’individuo, basti pensare alle differenze che possono crearsi in donne pre e post menopausa, ma è d’altra parte vero che agire attraverso una buona routine quotidiana, una corretta alimentazione ed una integrazione di supporto, può essere di grande aiuto.
Così come la natura cambia e si rinnova nell’ambiente intorno a noi, così il nostro microcosmo subisce dei cambiamenti spinti anche da un senso di rinnovamento strutturale, cellulare e psicofisico. Il ciclo di vita del capello molto spesso segue queste tempistiche, risentendo, in alcuni soggetti, degli effetti dello stress fisico. I cambiamenti dello stato di salute dei nostri capelli possono dipendere, infatti, dal quantitativo di stress accumulato, dalla mancanza di ore di sonno o dal cambiamento delle abitudini ad esso legate, ma anche della carenza di nutrienti specifici.
Migliorare la qualità del nostro riposo così come porre un’attenzione maggiore alla qualità della nostra alimentazione, sono piccoli spunti che potrebbero però già ottenere grandi risultati se messi in atto. Il fisico ha bisogno in questa fase di avere il massimo contenuto possibile di energie per affrontare giornate più lunghe e più calde ma senza essere “ingolfato” inutilmente con cibi particolarmente pesanti o sonnellini eccessivamente lunghi. In questa fase sono da incentivare sicuramente le pause pomeridiane per chiudere gli occhi almeno qualche minuto se si dovesse sentire la necessità, senza però superare i 30 minuti circa di sonno, che altrimenti diventerebbero troppo profondi ed invasivi al risveglio. Andrebbe poi posta attenzione dal punto di vista alimentare all’esclusione, o per lo meno alla diminuzione, di alimenti particolarmente grassi e pesanti, a beneficio invece di frutta e verdura, consiglio questo all'apparenza banale ma di fondamentale importanza; carote, spinaci, fagioli, cavolfiori, ma anche pesce e pollame, sono tra gli alimenti che contengono quantità elevate di minerali come Ferro, Zinco, Rame e Magnesio, ma anche di Biotina, o vitamina B7, un micronutriente essenziale, molto importante per la salute dei capelli e di tutti gli annessi cutanei come unghie e pelle.
L’evidenza scientifica dimostra l’importanza del ruolo della Biotina all’interno di meccanismi energetici cellulari, implicati anche nello sviluppo degli annessi cutanei.
Addirittura, si assiste in particolari condizioni, al blocco della caduta dei capelli per effetto di una reintegrazione di Biotina in pazienti con deficit conclamati.
Particolare attenzione andrebbe posta anche alle caratteristiche antiossidanti di alcuni alimenti e, se necessario, all’integrazione di composti che neutralizzano specie chimiche reattive, i multivitaminici su tutti; Frutta e verdura di stagione, dalle colorazioni vivaci in virtù delle molte componenti fitochimiche e vitaminiche, contribuiscono a ridurre la reattività di molecole altamente destabilizzanti per qualsiasi struttura cellulare, i radicali liberi.
Anche piani alimentari poco bilanciati, soprattutto diete povere di proteine e/o di amminoacidi essenziali, sono un fattore generale non di poco conto che spesso può essere determinante nel miglioramento della condizione nutrizionale dei nostri capelli. Queste strutture sono in effetti composte per la maggior parte da sostanze di natura proteica che, se non assorbite o assunte in modo inefficace, possono fare la differenza.
Regimi alimentari con bilanciamento dei macronutrienti come quello proposto nella dieta a zona, ad esempio, si rivelano efficaci per il mantenimento dell’equilibrio nutrizionale e potrebbero essere un valido aiuto, o per lo meno di esempio, nella formulazione di un nostro proprio schema alimentare, utile e sostenibile sul lungo periodo.