La pelle è l'organo in assoluto più esteso del nostro organismo, è la barriera fondamentale tra interno ed esterno del nostro corpo e, oltre ad una funzione fisica evidente, svolge una serie infinita di compiti fisiologici senza i quali non potremmo vivere.
Il sole estivo picchia forte e rischia di creare danni in chi non si cura della sua presenza. Un aspetto molto spesso declassato a puro tema estetico ma al contrario di importanza rilevante soprattutto per chi affronta l’attività fisica all'aperto per lungo tempo.
Perché preoccuparsi della pelle comprando creme e protezioni, evitando orari del giorno off limits ed acquistando integratori pro-abbronzanti quando siamo in procinto di andare in ferie in una località di mare, se poi non si fa nulla in vista delle lunghe uscite in bici sotto il sole di questi giorni?
La pelle è l'organo in assoluto più esteso del nostro organismo, è la barriera fondamentale tra interno ed esterno del nostro corpo e, oltre ad una funzione fisica evidente, svolge una serie infinita di compiti fisiologici senza i quali non potremmo vivere. In linea generale, per comprenderne l’importanza, potremmo semplicemente dire che la pelle è un organo che permette di mantenere l’omeostasi corporea: temperatura, equilibrio idro salino, equilibrio acido-base, assorbimento di nutrienti, sono tutti aspetti nei quali la pelle è coinvolta in prima linea.
Come tutti gli altri organi, anche la pelle è soggetta ad alterazioni che ne possono modificare gli aspetti fisiologici fino ad arrivare a vere e proprie condizioni patologiche innescate da agenti esterni e/o predisposizioni genetiche. La pelle è anche uno di quei tratti caratteristici del soggetto che varia di persona in persona e, come tale, va curata e trattata caso per caso.
L’eccessiva esposizione ai raggi UVA ed UVB solari senza le dovute precauzioni genera dai più semplici inestetismi cutanei, macchie, rughe ed arrossamenti, fino a patologie molto più serie come quelle tumorali. Gli UVA sono presenti tutto l’anno ed attraversano varie superfici fino agli strati più interni della pelle risultando particolarmente aggressivi soprattutto per la formazione di radicali liberi locali con effetti anche sul genoma cellulare. Gli UVB invece, sono in minor quantità rispetto ai primi ma più intensi, possono essere schermati e sono responsabili di abbronzatura, arrossamenti e scottature specie in fenotipo particolarmente sensibili.
Ecco allora che tutte le solite raccomandazioni spesso scontate, ascoltate in tutte le salse e ripetute dai media ogni anno, trovano una giustificazione sacrosanta. Non possiamo prescindere dal proteggerci e prevenire, soprattutto con i cambiamenti climatici in atto, l’aumento dell’intensità delle radiazioni solari e la diminuzione di fenomeni nuvolosi e temporaleschi che possono parzialmente attenuare il rischio derivante.
Se sei uno sportivo assiduo che si allena sempre all'aperto, faresti meglio a considerare tutto questo vista l’incidenza che ha sul lungo periodo l’esposizione giornaliera anche se per poche ore rispetto ad esempio al tempo passato disteso sul lettino in riva al mare nei tuoi 14 giorni di ferie estive.
Oltre a ribadire però le classiche indicazioni, per le quali ad esempio una crema con fattore di protezione almeno di 30 SPF sarebbe sinonimo di buon senso e non una frivolezza estetica, ci preme far riflettere i nostri lettori: i rischi sono perlopiù nascosti, soprattutto rappresentati da radiazioni UVA, ovvero quelle che non generano un effetto evidente nel breve periodo ma che rischiano di mettere in atto processi a lungo termine, molto dannosi a livello cellulare.
La prevenzione di questo genere di raggi si fa soprattutto scegliendo gli orari migliori del giorno, ovvero quelli del mattino presto o della sera, per uscire ad allenarsi, e ovviamente a tavola; Durante i nostri pasti, infatti, potremmo scegliere alimenti ricchi di sostanze preventive, anti radicaliche ed antiossidanti specifiche. Su tutti sono da preferire gli alimenti ricchi di carotenoidi e di vitamina E, ovvero per semplicità frutta e verdura colorata delle tonalità arancioni-rossastre, frutta oleosa e verdura a foglia. Solo in questo modo possiamo sperare di agire tempestivamente ed in modo proficuo.
Dove non arriva l’alimentazione occorre sempre prendere in considerazione l’integrazione di qualità che riesce a colmare le carenze ormai conclamate degli alimenti che giungono sulla tavola; un’integrazione specifica, in questo caso di vitamine e proteine peculiari come E-PLUS, NORINCOL, MIVITOP, può certamente colmare le lacune di verdura e frutta per neutralizzare reazioni di deterioramento cellulare nei tessuti cutanei e sottocutanei.