Dopo l’estate è tempo di ripartenza. Le attività scolastiche ed extra scolastiche dei nostri ragazzi sono riprese a pieno regime dopo la lunga pausa estiva. Gli adulti tornano alla loro quotidianità, fatta di lavoro, impegni familiari ed orari serrati. La maggior parte di noi, grandi e piccoli, aggiunge poi a tutto questo una buona dose di attività fisica che, pur contribuendo al raggiungimento di un buon stato di salute generale, rischia di far crescere stanchezza e fatica percepita nell’arco delle ventiquattro ore.
In questo periodo dell’anno, l’autunno, il nostro organismo è sottoposto ad un livello di tensione straordinario e peculiare, differente dalla stanchezza percepita nel periodo primaverile, o dalla debolezza sfiancante dell’estate. In autunno siamo tutti spinti da una fisiologica necessità all’azione, all’attività, alla ripresa dei ritmi, talvolta frenetici, che ormai fanno parte della nostra quotidianità. A tutto ciò si associano condizioni climatiche e metereologiche in continuo cambiamento, con temperature che si alzano e si abbassano in maniera repentina, giorni umidi e giornate ventose, spesso anche fredde, che si alternano rapidamente a giornate più calde, le ultimissime della bella stagione. I mesi freddi alle porte stimolano poi una gran parte dei sistemi interni del nostro fisico per rispondere in maniera opportuna al cambio di orario, alla diminuzione delle ore di luce e delle temperature.
Ognuno di noi risponde a tutto questo in maniera soggettiva. Non è raro imbattersi in soggetti che manifestano umori e stati di forma altalenanti, debolezza del sistema immunitario, sonno discontinuo, disturbi digestivi, caduta dei capelli e molto altro.
Come comportarsi allora? La risposta più semplice, come sempre, è la migliore: riposo, mangiar bene e la giusta quantità di attività fisica. Banale ma efficace.
Riposare il giusto numero di ore durante la giornata è la condizione senza la quale il nostro organismo non potrebbe riuscire a rigenerarsi correttamente, abbassare i livelli di attività al minimo per poi ripartire con ancora più energia. Lo sanno benissimo ad esempio i forti corridori degli altopiani africani che, per riuscire ad allenarsi due volte al giorno e percorrere più di 200km a settimana in preparazione di una maratona, dormono almeno 8 ore per notte e non fanno mai mancare un riposino pomeridiano di minimo un’ora alla loro routine. Certo, da atleti professionisti, le loro giornate sono per forza di cose organizzate per questo. Ma certamente anche noi nel nostro piccolo potremmo cercare di imitarli magari spegnendo un po' prima la tv alla sera o regalandoci una micro pausa di 20 minuti nel primo pomeriggio in cui chiudere gli occhi e rilassarsi se proprio non si riuscisse a dormire per qualche minuto in più.
In autunno la dieta e mangiare sano hanno un effetto ancor più benefico del solito. Cibi ricchi in grassi e farine raffinate o molto processati, non aiutano i processi digestivi e limitano l’apporto di micronutrienti importanti. Tutti i complessi vitaminici sono infatti implicati nel mantenimento ottimale dei processi antiossidanti e ricostituenti da cui dipende la salute delle nostre difese immunitarie, del nostro recupero da stress, della salute delle nostre articolazioni, pelle e capelli. Per non parlare poi dell’effetto che pasti pesanti possono avere in chi è solito manifestare classici fastidi stagionali da reflusso gastro-esofageo: in questo caso porre l’attenzione su qualità degli alimenti, dimensione delle porzioni, tempi di masticazione e velocità di deglutizione, è d'obbligo. Anche da questo punto di vista gli atleti élite sono un esempio formidabile: non esiste squadra di sport professionistici che non dedichi il giusto tempo ad ogni pasto, sempre a distanza di un buon numero di ore dallo sforzo per facilitarne la digestione e con un buon mix di alimenti facili da digerire nel “pre” e più ricchi di proteine, verdura e frutta nel “post”, sempre mantenendo un buon bilanciamento di macronutrienti.
E che dire del movimento? Fare sport in questi mesi permette di non cadere in stati letargici dai quali sarebbe poi complicato riprendersi. Continuare ad allenarsi anche in presenza di giornate poco regolari può aiutare a far passare più rapidamente i momenti difficili. Se necessario meglio eseguire sessioni di allenamento blande o a bassa intensità piuttosto che decidere di fermarsi a prescindere. Se invece non ci sono contro indicazioni prova a spingere di più in alcune sessioni e dare una carica maggiore a tutto l'organismo, oppure prova a diminuire la durata complessiva delle sessioni ma aumenta l’intensità dei lavori svolti. Un costante, mirato e proporzionato stimolo allenante, contribuisce al mantenimento dello stato di salute delle nostre difese e prepara tutto il nostro corpo ad affrontare al meglio i difficili mesi invernali, pronti ed allenati a sostenere le difficoltà che potranno manifestarsi nei periodi freddi.
Un consiglio per l’integrazione?!? Cicli di vitamina C a dosaggi medio-alti, multivitaminici completi da assumere quotidianamente e l’aiuto di integratori proteici di qualità, facili da digerire e ben bilanciati, in comode barrette o in polvere da sciogliere. Semplice no?