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Come mai ci sono degli zuccheri nelle proteine? E come mai si usa un solo dolcificante nelle proteine?
Oggi vogliamo parlare delle proteine in polvere Mirabol andando a scoprire alcuni dettagli che le caratterizzano nella formulazione e che ci avete chiesto di approfondire.
La domanda regina è come mai tra gli ingredienti compaiono zuccheri in quantità catalitiche (= molto basse) come fruttosio e maltodestrine?
La risposta è perché il fruttosio con il suo basso indice glicemico migliora la tolleranza al glucosio; le maltodestrIne di mais, fornendo piccole quantità di destrosio, sostengono l’assorbimento intestinale degli aminoacidi.
Il fruttosio contenuto nel MIRABOL WHEY 94 è inferiore allo 0,5%, cioè è una quantità molto bassa pari ad una punta di cucchiaino (meno di 0,5 g) ogni 100 g di prodotto. In altre parole se si assumono 30 g di MIRABOL W94 al giorno si ha una quantità di fruttosio inferiore a 0,15 g pari a 0,6 kcal.
Cerchiamo di approfondire ulteriormente analizzando alcuni motivi per cui il fruttosio è presente:
Le maltodestrine non sono aggiunte, sono presenti negli aromi. Altro zucchero presente è il lattosio, presente naturalmente, in quantità come già detto < 0,6%. Le proteine Mirabol non contengono amidi, zucchero o saccarosio.
Qualora però si preferisse un prodotto iperproteico senza zuccheri aggiunti, edulcoranti e aromi, abbiamo il MIRABOL PROTEIN NATURAL 97 e MIRABOL WHEY PROTEIN NATURAL 97, che molti di voi conoscono e apprezzano da tempo.
Altro quesito che ci avete posto è perché le proteine Mirabol impiegano un solo dolcificante artificiale invece di 2 o più?
L’impiego di più dolcificanti ha lo scopo di avvicinarsi il più possibile al gusto dolce dello zucchero, cui il nostro palato è abituato. Per ottenere questo risultato noi preferiamo usare piccole quantità di zuccheri naturali come fruttosio e maltodestrine invece di altre sostanze artificiali.
Infine ci siamo posti noi una domanda nel formulare i prodotti: il sucralosio è un dolcificante sicuro?
La risposta è senza ombra di dubbio sì. Il sucralosio è utilizzato in migliaia di prodotti alimentari, è stabile al calore, è molto simile allo zucchero naturale, dal quale differisce per la presenza di 3 atomi di cloro al posto di 3 gruppi alcolici; numerosi test tossicologici e pubblicazioni scientifiche documentano l’assenza di rischi per la salute. Ha un potere dolcificante centinaia di volte superiore a quello dello zucchero e non fornisce calorie.
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